Vade retro avvocato: giuristi post lauream

Se vuoi laurearti in giurisprudenza ma temi che la libera professione non sia per te, ecco gli altri sbocchi professionali

Sembra proprio che la scelta universitaria non ti lasci molto scampo: ciò che ti interessa è il Diritto Civile e Penale, ma anche il Diritto dei lavoratori e quello europeo. Ti attraggono, vuoi capirci di più, ma l’idea di fare l’avvocato ti terrorizza e non ti sembra poi tanto allettante. Cosa fare? Semplice, scegli la facoltà di Giurisprudenza, avrai tantissimi sbocchi lavorativi che nemmeno immagini.  Anche perché, se pensi di essere l’unico, stai sbagliando: nonostante non sia diminuito il numero di laureati in questa materia, scende costantemente il numero di coloro che si iscrivono all’esame per abilitarsi come avvocati.

Quale facoltà scegliere?

Prima di pensare al lavoro che andremo a svolgere con la nostra Laurea, occorre valutare bene perché scegliere la facoltà di giurisprudenza. Vediamo cos’è: secondo la definizione che riporta Wikipedia, è la scienza che studia il diritto e la sua interpretazione. In senso più ristretto e tecnico, il termine indica l’insieme delle sentenze e delle decisioni attraverso cui gli organi giudicanti di uno Stato interpretano le leggi applicandole ai casi concreti che si presentano loro. Alla giurisprudenza si affianca normalmente la dottrina, intesa quale attività di studio scientifico ed elaborazione intellettuale del diritto. In alcuni sistemi giuridici, come in quelli di common law, la giurisprudenza, intesa, in questo caso, come complesso delle decisioni giudiziarie, rientra tra le fonti del diritto. Se sei interessato al tema, forse è il caso di seguire questa passione iscrivendosi in questa facoltà. Altri motivi? Sicuramente è un ottimo biglietto da visita a livello lavorativo, aiuta a sbrogliarsela nella burocrazia difficile che abbiamo in Italia. Da non sottovalutare, poi, che fornisce un ottimo metodo di studio, una disciplina e un rigore assolutamente spendibili nel proprio futuro. Ancora non siamo convinti? Basterà dire che il 90% dei concorsi pubblici sono aperti a chi possiede questo titolo di studio.

Non hai abbastanza tempo!

Desideri davvero laurearti alla facoltà di giurisprudenza ma temi di non avere abbastanza tempo per frequentare i corsi, girare alla ricerca dei libri o per rintracciare i vari professori? Non preoccuparti, la soluzione potrebbe essere quella di frequentare un’università online. Attenzione, non tutte sono riconosciute dal Miur, quindi conviene optare per gli atenei che rilasciano un titolo equivalente a quelli accademici tradizionali, come l’università telematica Niccolò Cusano.

Che lavoro si fa con una laurea in giurisprudenza?

Diciamo che chi si laurea dopo aver frequentato la facoltà di giurisprudenza ha tantissime porte aperte: ci sono i mestieri tradizionali, come l’avvocato, il notaio o il magistrato, ma anche il consulente legale in imprese e enti pubblici. Al giorno d’oggi però, esistono anche sbocchi professionali alternativi, che vanno di pari passo con la società che avanza. Vediamo tutte le professioni a cui si accede con questa laurea.

Avvocato

Abbiamo stabilito che non sarà il tuo mestiere, ma non lo scartiamo ancora prima di iniziare. Nonostante il calo degli iscritti all’esame di abilitazione, rimane una delle professioni più ricercate. Per riuscire ad accedere all’avvocatura sarà necessario anche un biennio di pratica forense presso uno studio legale.

Consulente legale

Figura ricercatissima nelle aziende private e negli enti pubblici. Un nome altisonante, ma praticamente cosa fa? Risponde a consulti su situazioni particolari e chiarisce la posizione degli assistiti a livello normativo. Sicuramente fondamentale nel momento di sviluppo di imprese, dato che è responsabile di accertarsi che tutto sia conforme alla legge vigente.

Magistrato

È un lavoro per cui non basta solo la laurea in giurisprudenza. Sono richiesti altri anni di studio e duro lavoro. Inoltre, per l’accesso al concorso servono alcuni requisiti particolari, come essere un avvocato regolarmente iscritto all’albo, nonché aver concluso il dottorato di ricerca o essersi diplomato alla scuola di specializzazione.

Notaio

Mestiere che richiede grande attenzione e molto studio. L’accesso a questa professione sembra ancora piuttosto chiuso, ma non precluso a chi è in grado di rimboccarsi le maniche e deciso ad arrivare fino in fondo.

Sbocchi alternativi

Se non sono i mestieri classici quelli a cui siamo interessati potremo optare per il settore bancario e amministrativo: ambienti in cui sono sempre richiesti laureati della facoltà di giurisprudenza. Se non vogliamo finire tra scartoffie, firme e documenti ma preferiamo scegliere il lato umano di questi studi, potremo impiegarci nelle Risorse Umane, ma anche nel marketing e commercio.