Quanto sono sicure le auto di Formula 1?

Incidenti e disgrazie capitano anche durante il Gran Premio. Eppure, le auto di Formula 1 sono sicure, anzi, sicurissime: fior fiore di ingegneri si applicano per costruire macchine affidabili, studiando nei minimi dettagli accorgimenti legati alla sicurezza.

Protezione della monoscocca

La monoscocca, ovvero lo scheletro dell’auto, è un elemento importantissimo. Comprende l’abitacolo, dove si trova il pilota, ed è fondamentale per la sua sicurezza. Intorno a questo spazio vengono collocate strutture deformabili a prova d’urto, utili in caso di impatto violento. C’è anche una struttura di carbonio e Zylon dello spessore di 6 mm, che costituisce una vera e propria corazza posta intorno al pilota.

Sistema anti-incendio

Questi sistemi di sicurezza, però, non hanno nessuna efficacia contro il fuoco: ecco perché le auto di Formula 1 viaggiano con una specie di estintore incorporato. In caso di incendio, questo sistema spruzza una speciale schiuma capace di spegnere le fiamme. C’è da dire che non si attiva automaticamente, ma deve essere acceso dal pilota, oppure, a distanza, dai funzionari della corsa.

Sicurezza durante l’estrazione del pilota

In effetti, le auto di Formula 1 sono sicure per il pilota, che in caso di incidente può essere estratto dal veicolo con tutto il sedile, in modo da evitare danni alla spina dorsale. La cintura di sicurezza, che si aggancia in 6 punti, si sgancia con un semplice tocco. Inoltre, prima di ogni gara, tutti i piloti devono dimostrare di riuscire ad uscire dall’abitacolo in 5 secondi al massimo.

Tecnologia

Finora abbiamo parlato di meccanica, ma che dire della tecnologia di sicurezza nelle macchina di Formula 1? A cominciare dal casco, che prevede un sistema chimico antinebbia per evitare che si appanni, compromettendo la visibilità del pilota. Per continuare con le tute, che resistono a temperature estreme (fino a 800 gradi Celsius per 11 secondi, giusto il tempo di evacuare dall’abitacolo). Infine, nell’auto da corsa è presente una scatola nera che memorizza dati importanti sull’incidente, che possono aiutare i medici a stabilire la gravità della situazione.

Novità 2018: protezione Halo

La Federazione Internazionale dell’Automobile, che organizza il Mondiale di Formula 1, per il 2018 ha stabilito un fattore di protezione in più. Si chiama Halo e va montato intorno alla testa dei piloti, per proteggerla da detriti o dagli oggetti che potrebbero colpirla in caso di incidente. Si tratta di una staffa ricurva in titanio, del peso di 9 kg, fissata sul telaio e collocata intorno alla testa dei partecipanti alla gara. L’idea di adottare questo sistema risale al 2015, in occasione della IndyCar (la Formula 1 americana), dopo la morte del pilota Justin Wilson, colpito da un frammento appartenente ad un’altra auto mentre correva sull’ovale di Pocono, in Pennsylvania.

Auto sicure sì, ma poco confortevoli

Sicurezza però, in casi come questi, significa mancanza di comfort. I piloti sono costretti a guidare in una posizione innaturale, con la schiena all’indietro e le gambe piegate molto in alto. Il sedere rimane a pochi centimetri dal terreno ed è soggetto a tutti i suoi sbalzi. Ma soprattutto, nell’abitacolo fa un caldo terribile: sembra che i piloti durante una gara perdano in sudore quasi 3 chili di peso.

Grazie a Carrozzeria Benny