Milan e Inter: contro Atalanta e Sassuolo si può decidere un futuro intero
La Milano calcistica stenta da un po’ di anni, e questo campionato ormai giunto a tre giornate dalla fine ne è l’ennesima dimostrazione. Milan e Inter non trovano pace, ma con una differenza abissale: i rossoneri sono reduci da anni e anni di disinteresse della vecchia proprietà, che ha portato alla costruzione di una rosa che, a parte qualche eccezione, ha un livello tecnico e tattico mediocre. Con l’ingresso di una nuova gestione, avvenuta solo un mese fa, null’altro è da perdere, ma solo da ricostruire.
La situazione dell’Inter pare molto più seria, visto che il cambio di proprietà è ormai superato da due anni e visto anche gli investimenti onerosi fatti in sede di mercato. Quasi 150 milioni spesi per essere settimi in classifica a quota 56 punti e con già due esoneri nel giro di sei mesi. Prima Frank De Boer, esonerato per mancanza di risultati, poi Stefano Pioli, stessa motivazione. Ora toccherà a Stefano Vecchi, allenatore della Primavera, fare il “garante” in panchina per questi ultimi turni da affrontare. Ma cosa si è risolto con questi esoneri? Apparentemente nulla, visto che la cosa più grave agli occhi dei tifosi nerazzurri è il comportamento di professionisti che remano contro il mister di turno.
Sotto accusa, dunque, prima i calciatori, con Gagliardini che, come ha riporta il sito specializzato in scommesse sul calcio https://extra.bet365.it/news/it/, ha ammesso che il calo è stato “inspiegabile”. Poi la gestione degli stessi, con Piero Ausilio ritenuto il primo vero colpevole delle scelte sbagliate. Dopo l’eclatante 7-1 contro l’Atalanta del 12 marzo scorso, l’Inter ha collezionato ben 5 sconfitte in 7 turni, e si porta a casa un altro record negativo in questa stagione: non ha mai pù battuto una big dopo la vittoria contro la Juventus nel turno di andata . Ma parliamo del 18 settembre 2016, vittoria che è servita solo a illudere una tifoseria a corto di trofei dal 2010. La gara contro il Sassuolo, in programma domencia alle 12,30, è l’ennesima prova del nove per riconquistare un posto in Europa League, fallita addirittura ai gironi dopo averla centrata lo scorso anno. Il minimo indispensabile dopo che le aspettative erano lottare per i primi 4 posti. Squadra al completo per Vecchi, che ha solo il compito di limitare i danni.
Al Milan tocca una sfida molto più difficile, contro la sorpresa della stagione che porta il nome di Atalanta. In casa dei bergamaschi non sarà facile imporsi, tanto che il Milan ha una rosa quasi decimata dagli infortuni. Bonaventura, Romagnoli e Abate, su tutti. Ma non mancano le polemiche neanche in casa rossonera: la squadra, dopo il rocambolesco ed entusiasmante pareggio all’ultimo secondo nel derby, sembra aver mollato sotto il punto di vista mentale, mancando di quel carattere che ha contraddistinto il Milan di Montella e che andava a sopperire gli evidenti limiti tecnici della rosa. Ecco perché stasera serve più una prova di cuore che altro, perché il sesto posto è a un passo, e conquistarlo andrebbe a marcare ancora di più il solco tra un passato recente da dimenticare e un futuro che potrebbe riportare i rossoneri a competere come la storia vuole che sia. Contando anche gli squalificati, tipo Paletta, Montella sta optando per una difesa a tre e un centrocampo con Suso esterno. Bacca, forse, ritorna titolare al posto di Lapadula.