L’uso dei monopattini elettrici

L’uso dei monopattini elettrici non è nuovo, anche se solo negli ultimi tempi abbiamo assistito a un vero boom dell’interesse verso questi mezzi nati all’inizio del secolo scorso come gioco per i bambini e in seguito trasformati in modelli adatti per gli adulti e in grado di provvedere a spostamenti di breve o media distanza.

Comodo e pratico, il monopattino elettrico è un mezzo che anche in Italia, negli ultimi anni, ha iniziato a diffondersi e per il quale, di conseguenza, si è sentita l’esigenza di un aggiornamento legislativo per la circolazione su strada. In tal senso, la necessità di avere una specifica normativa dei monopattini elettrici, di cui quest’anno si è sentito molto discutere.

La normativa sui monopattini elettrici

Il monopattino elettrico: un mezzo comodo, pratico, maneggevole, con cui sia giovani che adulti possono muoversi agevolmente per le strade cittadine evitando i problemi causati dal traffico e raggiungere facilmente il posto di lavoro, di studio, di svago e così via.

Pertinente l’aspetto della micromobilità, l’utilizzo del monopattino elettrico in Italia, diffuso già da tempo in altri Paesi, fino a quest’anno non era stato oggetto di discussioni a livello legislativo. È proprio per il grande interesse suscitato da questo mezzo elettrico che anche nel nostro Paese si è iniziata a considerare la necessità di avere una normativa sui monopattini elettrici che potesse regolamentare in modo adeguato la mobilità di questi sempre più diffusi piccoli mezzi di trasporto ecologico.

Ecco infatti che, nel corso del 2019, si sono visti vari interventi proprio relativi alla necessità di avere una specifica normativa sull’uso dei monopattini elettrici che potesse fissare delle regole ben precise riguardo la loro circolazione.

Un intervento che ha visto l’adeguamento della mobilità tramite mezzi elettrici tra gli elementi considerati dalla Legge di bilancio 2019 e per il quale quest’anno ha visto la luce un decreto firmato dall’allora ministro dei trasporti Toninelli, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 luglio ed entrato in vigore il 27 luglio, ma sul cui argomento c’è ancora da fare chiarezza, in quanto il vigente Codice della strada non considera in modo specifico i monopattini elettrici se non facendoli rientrare in regole applicabili ai pedoni, ai quali è vietato l’utilizzo della carreggiata con tavole, pattini, monopattini o altri mezzi con accelerazione di andatura.

I monopattini elettrici a Milano

Milano è la prima città italiana che ha risposto in modo positivo all’utilizzo dei monopattini elettrici per le strade cittadine, cercando addirittura di avviare un servizio di sharing, che però poco dopo l’inizio della sua attività è stato bloccato a causa di un incidente.

Un argomento, quello dei servizi di condivisione di monopattini elettrici e altri mezzi adatti alla micromobilità, che comunque Milano non ha accantonato e che anzi ha intenzione di portare avanti con l’obiettivo di invitare i cittadini a un’integrazione di vari mezzi in condivisione per contribuire a una riduzione dell’inquinamento e a uno snellimento del traffico.

Una circolazione per mezzo di monopattini elettrici di proprietà che nel comune di Milano fino alla data di entrata in vigore del decreto Toninelli era comunque possibile, ma che adesso, in attesa di indicazioni più precise riguardo una “normativa monopattini elettrici”, ha subito degli adeguamenti.

Dalla fine del mese di luglio Milano e altre città italiane (per la precisione finora, oltre a Milano, anche Pesaro, Torino, Rimini, Cattolica e Verona) hanno infatti aderito alla proposta di sperimentazione indicata dal decreto Toninelli che prevede l’osservanza di regole ben precise per l’utilizzo dei monopattini elettrici. Questi infatti devono circolare solo in ambito urbano solo su determinate strade e a una determinata velocità massima, essere corredati di elementi adeguati per una corretta illuminazione che li renda visibili e ben riconoscibili. Per chi non rispetta le regole, multe a partire da 26 euro. Particolari critiche hanno ricevuto le indicazioni riguardanti lo spostamento dei minori in monopattino, ai quali è richiesto l’obbligo della stessa patente con cui si può guidare il motorino, nonché l’obbligo da parte dei comuni che hanno aderito alla sperimentazione, di provvedere a un’apposita segnaletica stradale.