Daniele D’Acquisto e l’arte contemporanea basata sulle micro produzioni

L’arte è passione, oltre che innato talento. Lo abbiamo visto anche con le opere di Lucio Perna.
Arte non è solo poesia, scultura, musica, l’arte è la rappresentazione di tutte le emozioni che un essere umano riesce a manifestare con la sua creatività.

Non è alla portata di chiunque, bisogna avere una certa predisposizione nel trasmetterla e nel coglierla.
Si sente, si percepisce e coinvolge.

Si sviluppa interiormente in modo spontaneo, solo dopo si studia e come materia o si approfondisce per mero interesse o percorso personale.
Delle opere d’arte meravigliose che ti invitiamo a scoprire sul sito di Art Sail.

Daniele D’Acquisto vita e percorso artistico

Daniele D’Acquisto artista poliedrico d’arte contemporanea, nasce a Taranto nel 1978, vive e lavora a Fiorenzuola D’Arda (PC).

Oltre ad uno spiccato talento che lo contraddistingue e gli permette di creare opere del tutto originali, ha uno stile innovativo e le sue creazioni sono il frutto di un pensiero evolutivo, al punto da fare breccia nel pubblico che le apprezza, ed è continuamente motivato ad analizzare i concetti che l’artista sviluppa attraverso le sue opere.

Una continua evoluzione artistica che lo vede impegnato con il disegno a biro delle sue prime opere, a seguire le carte intagliate e sovrapposte, le sculture bidimensionali, i plexiglas stratificati, realizzazioni tridimensionali, micro produzioni.

Le sue mostre personali con la rappresentazione delle maggiori opere riprodotte:

    • 2007 – Waiting For. Espressione del senso di sospensione e attesa del vivere contemporaneo. Protagonista con opere fotografiche ma che in realtà sono raffigurazioni di figure sovrapposte e contrapposte, nei lavori delle carte intarsiate e plexiglas stratificati.
    • 2009 – 2010 GoRe, abbreviazione di Golden Record progetto per mostrare al pubblico le interazioni del suono nello spazio sino a diventare un elemento di rilevanza ottica, trattando nella fattispecie l’interazione tra il sonoro ed il visivo, i lavori suddivisi in due gruppi, ritratti ed icone.
    • 2011 – I lavori esposti in mostra esprimono in sintesi il concetto di spazio positivo e negativo; ma in particolare, mettono in evidenza l’evoluzione del’attività artistica del D’Acquisto, che estrapola due concetti fondamentali: il concetto della polvere e il trascorrere del tempo. La polvere legata al tempo e allo spazio (saturando lo spazio e accumulandosi nel tempo) attraverso i micro rilievi su carta e le sintesi di immagini fotografiche
    • 2012 – Progetto suddiviso in due tempi, con Prelude, e Space per la seconda parte. Studio ed approfondimento sul concetto di proliferazione relativo all’espansione volumetrica e alla capacità dell’opera stessa di dare origine ad altre opere
    • 2013 – Volta Presso il The Pool NYC, in New York.
    • 2014 – Strings – Reverse Con questo tipo di rappresentazioni intende dimostrare una teoria relativa alla trasformazione dell’arte in una scienza sperimentale, sculture in legno che invece di poggiare su posizioni piane vengono ancorate verticalmente alle pareti, onde dimostrare che l’oggetto in se stesso non ha funzione, rimarcando e direzionando l’attenzione di chi osserva alla forma, che a seconda della collocazione può risultare diversa, quindi la visione dello spazio che ospita l’oggetto in funzione della scultura. Per suscitare ulteriori riflessioni circa la mente e di come essa stessa può percepire attraverso le immagini un’ottica diversa.
    • 2015 – Forming Altro connubio di lavori che si sviluppa in stampe fotografiche su alluminio ed installazioni site-specific, in relazione all’ambiente circostante
    • 2017 – Regola Insieme di opere eclettiche dai perimetri irregolari, particolare la forma ed il design, che prende spunto da un vecchio comò, da cui viene estrapolato un vecchio listello, che posato in maniera autonoma ed indipendente dal mobile suggerisce libertà di movimento, realizzate in legno e acciaio, caratteristica della raffigurazione il senso del minimale.
    • 2021 – Daniele D’Acquisto – Monografia testo scritto da Lorenzo Madaro e raccolta di immagini relative alle opere realizzate da Daniele D’Acquisto dal 2008 al 2015

Le opere di maggior rilievo:

    • Otherworks
    • Gore
    • Strings
    • S-Reverse
    • Duedimensioni
    • Forming
    • Regola

Conferimento premi:

    • Nel 2004 – Meno-trenta – Per la categoria giovani artisti presso il Museo Civico di Savigliano (CN), Premio Gianni Delzanno.
    • Nel 2008 – GAP – Menzione speciale presso il Fortino S.Antonio, Sala Murat (BA)
    • Nel 2014 – Finalista Premio Fondazione Henraux

L’arte contemporanea

Oggi si parla di arte contemporanea, e molti pensano a qualcosa di moderno, vicino ai giorni nostri, o addirittura qualcosa che interessa il quotidiano.
Contemporaneo in effetti sta a significare qualcosa che si manifesta, vive o opera allo stesso tempo, il nostro, quindi il concetto non si può definire errato in relazione al significato intrinseco.
Eppure talvolta nelle opere d’arte contemporanee si può scorgere qualcosa del passato, o di contro sfumature che proiettano al futuro, come abbiamo già visto in un nostro articolo precedente.
L’evoluzione stessa che l’artista compie durante la sua vita definisce quanto suddetto.
Se ci si sofferma a riflettere:
– in quel dipinto si intravede come il pittore guardi al futuro, all’avanguardia
– in questa opera lo scultore riprende lo stile già adottato da quel Tal dei Tali nel millenovecento…. –
Tutto ha un inizio ed una fine e tutto si trasforma, ma non accade solo in fisica, succede e riguarda soprattutto il mondo artistico, sempre in movimento, sempre alla ricerca del nuovo, oggi più che mai.
Quale sia la causa, se di causa si può parlare, o l’origine non è facile inquadrarla, ne per sommi capi spiegarla.
C’è in generale la voglia di nuovo, ma con un singolare sguardo verso il classico, ciò che non tramonta mai, ma rivisitato in chiave contemporanea.
Oggi siamo più abituati a guardare, il mondo virtuale ci propone immagini di continuo e più che leggere guardiamo, perché da un post o da una foto si riesce a cogliere in maniera immediata un messaggio.
La vita frenetica che svogliamo nel quotidiano impone tempestività, anche se poi per altri motivi e in altri ambiti ci rallentiamo più del dovuto.
Il tempo che recuperiamo percependo notizie e informazioni in maniera immediata attraverso le immagini è inversamente proporzionale al tempo che perdiamo in altre azioni futili.

L’arte contemporanea e le micro produzioni

Le opere di Daniele D’Acquisto volgono principalmente su concetti minimali, e relativi allo spazio, al tempo, all’oggetto in se all’interno della produzione, dando particolare risalto allo spazio liminale. Mette in luce come l’audio ed il sonoro possono condizionare la visione ottica.
In parole povere, i suoi singolari progetti racchiudono in se, tra gli altri, anche il significato dell’inutilità, per certi versi.
Lui esprime un concetto empirico, ma di grande attualità.
Lui stesso asserisce che le sue opere rappresentano sistemi autopoietici governati da principi dogmatici di volta in volta diversificati, e che gli oggetti da lui raffigurati nella creazione delle sculture vanno considerati enti privi di funzione, non cosa da usare, ma materia con una forma determinata.
Autopoiesi, termine recente, coniato nel 1980, da due biologici e filosofi cileni, dal greco auto che sta per se stesso e poiesis ovvero creazione; è un qualcosa che ridefinisce continuamente se stesso, si sostiene e si riproduce dal proprio interno.
Per fare un esempio, tutti gli esseri viventi si riproducono continuamente da soli, la vita degli esseri viventi è un’organizzazione poietica.
Più semplicemente nel caso specifico di Daniele D’Acquisto, le sue sculture sono autopoietiche, simbolo di riproduzione, innovazione e contemporaneità.
In concreto sta a significare che una determinata scultura a seconda di come viene collocata nello spazio e fatta interagire in linea ottica, tale da catturare visioni diverse, opposte e contrapposte, si può ricreare, ri-progettare.

Le sue micro produzioni si presentano per molti versi futuristiche oseremo dire, si avverte l’immediatezza, ed al tempo stesso il criterio del minimale riporta ad antichi schemi di vita primordiale.
Anche la considerazione in merito agli oggetti privi di funzione, esorta a fare una valutazione diversa, tale da pensare che tutto può ritornare utile, ma al tempo stesso perdere funzione e quindi utilità.
Menziona la materia, ma rapportandola alla forma, che a sua volta definisce determinata.

Non è propriamente semplice esporre in merito, si tratta di un concetto assai più profondo in rapporto a quanto si riesce a spiegare.
Ad ogni modo l’arte non andrebbe spiegata, dovrebbe essere naturale coglierne le sfumature, ed il significato.

Diverso è il discorso relativo all’attività artistica di Daniele D’Acquisto, in quanto fa dell’arte una forma di sperimentazione.

Di Lui possiamo dire che la sua è arte contemporanea, e che ogni opera racchiude in se un messaggio preciso ed è frutto di studio analitico.
Il significato più intimo, legato alle emozioni che hanno ispirato l’artista nella riproduzione di una determinata opera resterà sempre un po suo, al di la che l’opera possa essere trattata ed esaminata sotto altri aspetti.

Daniele D’Acquisto non può semplicemente essere definito scultore, Lui è un artista a 360°, in quanto la sua storia artistica si sviluppa su grandi linee e si articola in vari ambiti.

Ha realizzato opere fotografiche insolite, dove viene riprodotto lo spazio inteso come conquista.
Ne è un esempio uno dei plexiglas che illustra la straordinaria impresa spaziale intrapresa dall’astronauta volato per la prima volta verso luoghi ignoti, e la polvere dello spazio che crea distanza.
Armstrong altro capolavoro realizzato nel 2009, di singolare pregio, che mette in contrapposizione uno stile di lavorazione complesso ed una colorazione di base semplice tra il bianco e il grigio.