Stufe a pellet di qualità per ridurre i gas ad effetto serra

Ecologia significa questo, mantenere il giusto equilibrio tra uomo e natura, e le stufe a pellet sanno come contribuire a mantenere questo equilibrio.

Se l’ecologia significa mantenere il giusto equilibrio tra uomo e natura, le stufe a pellet conferiscono a questo significato una forza nuova dando il loro contributo con efficienza, qualità, funzionalità e convenienza.

La combustione del pellet di legna rispetta gli obiettivi stabiliti dal Protocollo di Kyoto che puntano a ridurre il più possibile i gas ad effetto serra nell’atmosfera. Come si può raggiungere un obiettivo del genere?

Sfruttando le biomasse, risorse naturali che possono rispondere alle necessità energetiche evitando di creare squilibrio tra uomo e natura.

Le biomasse non fanno altro che riprodurre di continuo l’azione sinergica di sole, acqua, anidride carbonica e sali minerali. Se questa azione combinata si svolge ad un ritmo non superiore alla capacità di rinnovamento biologico, prendono il nome di risorse rinnovabili primarie, vale a dire inesauribili per contribuire al grande equilibrio tra natura e uomo.

Le stufe a pellet fanno parte della grande famiglia delle biomasse.

La risposta italiana all’uso delle stufe a pellet

In pochi anni, sono stati 5 milioni gli italiani che hanno deciso di sostituire le vecchie stufe a legna o gas naturale con le stufe a pellet.

L’Italia è prima in Europa in fatto di vendita e consumo di pellet pur dovendo importare l’85% di combustibile dall’estero e pur rimanendo in attesa di conformarsi alla direttiva europea Ecodesign per l’installazione e la certificazione ambientale degli impianti termici domestici.

Nel nostro Paese, le aziende che vantano il miglior rapporto qualità/prezzo nonché prezzo/resa energetica restano Vescovi, Extraflame Nordica e Ravelli, i cui modelli di punta vengono proposti a prezzi convenienti dal sito www.ferramentapasserini.com

Il pellet amico del grande equilibrio tra uomo e natura

Oltre ad una maggiore autonomia (nel gestire l’impianto e nel non dipendere dal prezzo del dollaro come succede col petrolio) ed al notevole risparmio energetico e in bolletta, la grande virtù delle stufe a pellet resta il contributo a favore dell’equilibrio tra uomo e natura. Liberano nell’aria una quantità decisamente minore di C02 risultando molto meno inquinanti delle stufe a legna o del gas naturale.

Ricavato dagli scarti della lavorazione del legno, il pellet risulta estremamente pratico, facile da trasportare, da usare, da conservare e smaltire, ecologico dall’inizio alla fine del processo visto che le ceneri vengono usate come fertilizzante e non finiscono nei rifiuti.

La stessa legna è considerata un combustibile naturale, una risorsa rinnovabile le cui ceneri sono completamente biodegradabili.

E’ un combustibile solido granulare assolutamente privo di additivi chimici e coloranti e rappresenta una materia prima inesauribile.

Il confronto necessario tra vecchie stufe e stufe a pellet

Quando si usa il combustibile migliore per rendere funzionale al massimo le stufe a pellet migliori, i vantaggi che ne derivano riguardano tanto le tasche quanto la salute.

Ci sembra doveroso fare un veloce confronto tra vecchie stufe a legna e le stufe a pellet in riferimento al grado di inquinamento: un chilo di legna bruciata in un caminetto produce 8 grammi di Pm10, in una vecchia stufa ne produce 4 grammi mentre in una stufa a pellet soltanto un grammo.  

Specie se il legno usato per la combustione è verde anziché secco, il fumo emesso dalle stufe a legna contiene più di 100 composti chimici dannosi.