Risonanza magnetica aperta o chiusa?

Prima di capire la differenza tra la risonanza magnetica aperta e quella chiusa, è opportuno capire cosa sia una risonanza magnetica, quali siano le sue funzioni ma anche i rischi che ne possono derivare.

Che cos’è la risonanza magnetica?

La risonanza magnetica è una tecnica diagnostica radiologica che si basa sulla fisica dei campi magnetici, in grado di fornire immagini dettagliate del corpo umano senza esporre il paziente a nessun tipo di radiazioni ionizzanti (radiazioni X), come nella TAC. Per gli operatori della salute, quindi, si tratta di uno strumento diagnostico efficace ed indispensabile.

L’assenza di radiazioni ionizzanti rende la risonanza magnetica un’indagine sicura e del tutto innocua per l’organismo umano, rendendola particolarmente idonea anche per la ripetizione dell’esame a breve distanza di tempo.

Preparazione

Per la risonanza magnetica, se si esegue senza mezzo di contrasto, non è previsto alcun digiuno.

Poco prima dell’esame viene chiesto al paziente di togliere qualsiasi oggetto o indumento contenente metallo, di distendersi su un apposito lettino scorrevole che serve a portarlo tra i grandi poli del magnete.

In cosa consiste l’esame

Durante l’esame non verrà richiesta alcuna forma di collaborazione e una volta giunto in posizione si troverà in un campo magnetico molto forte, affinché gli atomi, più precisamente i protoni, che compongono l’organismo umano acquistino energia e si orientino secondo il campo magnetico.

Quando quest’ultimo viene disattivato, gli atomi cedono l’energia accumulata emettendo un segnale e tornando al loro orientamento naturale.

Grazie a questo procedimento sofisticato è possibile intercettare tale segnale e trasformarlo in immagine di risonanza magnetica.

Rischi della risonanza magnetica

La risonanza magnetica, diversamente da quello che si potrebbe pensare, è un esame sicuro e del tutto innocuo per l’organismo umano, ci sono, però, alcuni fattori da non sottovalutare.

Nonostante i progressi tecnologici abbiano reso gran parte dei metalli utilizzati per uso medico compatibili con la risonanza magnetica, non tutti i pazienti possono sottoporsi all’esame.

Bisogna verificare che tutti gli apparecchi metallici interni, quali protesi metalliche (denti, ossa, ecc.), pace maker e clips vascolari, siano compatibili con questo tipo di esame, indagando casa costruttrice, tipo e data di impianto.

L’eventuale compatibilità deve essere certificata per poter eseguire l’esame.

Risonanza magnetica aperta

Nei macchinari tradizionali la forma dell’apparecchiatura potrebbe creare disagi e problemi a quelle categorie di persone come anziani e bambini, claustrofobici e obesi.

Oggi tutto questo può essere risolto, grazie a dei macchinari più moderni, a struttura aperta per cui il paziente non è confinato all’interno di una struttura cilindrica di spazio ridotto.

Tra i macchinari di ultima generazione impiegati per la risonanza magnetica aperta c’è ad esempio il tomografo Hitachi Aperto Lucent (0,4T).

L’Hitachi Aperto Lucent è un macchinario che garantisce immagini di qualità, ed è possibile trovarlo in diverse strutture pubbliche e private in tutta Italia, come ad esempio a Curti, in provincia di Caserta, presso il centro di risonanza magnetica Medical Imaging di Polisanitaria Iodice.

La risonanza magnetica aperta è indicata per lo studio del cranio, della colonna vertebrale, del midollo spinale, degli organi localizzati nel torace, nell’ addome e nella pelvi. Di contro, a causa di un minore potere di risoluzione, non è particolarmente consigliata per l’analisi delle articolazioni piccole, come polso, caviglia, ecc.

Risonanza magnetica chiusa

La risonanza magnetica chiusa si differenzia da quella aperta, sostanzialmente per le caratteristiche del macchinario.

Tra i macchinari per la risonanza magnetica ad alto campo c’è l’innovativo Magnetom Aera di Siemens a 1.5 Tesla.

La caratteristica che rende eccellente questo macchinario è l’alta risoluzione spaziale, ma non solo, da non sottovalutare i tempi brevi d’esame, le dimensioni ridotte e di conseguenza maggiori comfort per il paziente.

La bocca del tunnel è ampia ben 70 centimetri e la lunghezza solo 145 centimetri, le dimensioni ultra compatte consentono l’esecuzione di molti esami con la testa del paziente fuori dal tunnel, contribuendo a favorire serenità durante l’esecuzione dell’esame. A garantire prestazioni superiori del 50% rispetto agli altri macchinari è l’impiego dell’innovativa tecnologia di trasmissione Tim 4g (Total Imaging Matrix).

Il Magnetom Aera di Siemens diversamente dagli altri macchinari non è presente in tutti i centri. Nel sud Italia, ad esempio, è possibile prenotare una risonanza magnetica con questo macchinario presso il centro diagnostico Medical Imaging Polisanitaria Iodice.

Risonanza magnetica aperta o chiusa, quale scegliere?

Rispondere alla domanda che più frequentemente viene posta, ovvero se sia meglio scegliere la risonanza magnetica aperta o chiusa, non è poi così semplice. Molti sono i fattori che possono influire sulla scelta dell’una rispetto l’altra, essendo propri di ognuno dei due esami pregi e difetti. A questo punto la cosa migliore è analizzare il singolo caso e lasciarsi consigliare direttamente dal proprio specialista di fiducia.