Covid-19 e diploma di scuola superiore: come verranno gestiti gli esami?

L’emergenza Coronavirus ha cambiato il modo di vedere le cose e, sicuramente, anche di viverle. La prosecuzione dell’anno scolastico è stata modificata e le modalità di ammissione e bocciatura tradizionali sembrano essere state accantonate.

Per approfondimenti lasciamo un link ad un articolo sulla bocciatura in un liceo scientifico.

Covid-19 e diploma di scuola superiore: come verranno gestiti gli esami?

Ciò, ovviamente, è valido per tutti gli aspetti della vita quotidiana. E per gli studenti qual è il pezzo più importante delle loro giornate? Sicuramente la scuola. Con una pandemia in corso come è cambiato questo mondo? Praticamente tutto, dalle lezioni agli esami. Ma nel dettaglio cos’è successo?

In base alle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, si prevede uno scenario del tutto inedito che potrebbe segnare gli esami di maturità dell’anno scolastico 2019/2020. Prima di tutto c’è una data spartiacque, il 18 maggio 2020. è questa la data che potrebbe cambiare le sorti dei maturandi.

Nel decreto, infatti, si prevedono due ipotesi, una relativa alla maturità in presenza e l’altra, invece, una modalità telematica. In questo articolo, quindi, andremo ad analizzare cosa potrebbe cambiare in quest’anno così strano e del tutto unico nel suo genere.

Cosa stabilisce il decreto legge?

Dalla fine di febbraio, data in cui sono state interrotte le lezioni in presenza, ci si chiede quale sarà la sorte delL’anno scolastico qualora non dovessero riaprire le scuole e, soprattutto, come si svolgeranno gli esami di maturità. A dare maggiori indicazioni è il Decreto Legge numero 22 delL’8 aprile 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questo prevede delle misure urgenti atte a regolare la fine delL’anno scolastico e lo svolgimento degli esami di maturità.

Una delle novità che vengono rese note e, quindi, certe è l’ammissione automatica di tutti gli studenti del quinto anno, alle prove. Inoltre vi sono altri parametri che sono consultabili nel testo pubblicato.

C’è da considerare, nel decreto legge, ben due scenari. Uno relativo alla possibile riapertura delle scuole e l’altro, invece, che prevede la chiusura totale. La scelta su come agire avverrà lunedì 18 maggio.

Tra qualche settimana gli studenti conosceranno il loro destino scolastico e, quindi, potranno capire come prepararsi all’esame di maturità. Ad oggi, però, è possibile regolarsi solo sulle ipotesi iscritte in decreto. Prima di farlo, però, analizziamo lo scenario attuale.

Esami di maturità: scenario attuale

Gli esami di maturità sarebbero dovuti essere comuni a tutti gli istituti nazionali. Secondo le disposizioni contenute nel decreto legislativo numero 62/2017, tutto si sarebbe dovuto svolgere in questo modo. Ci sarebbe stata una commissione d’esami interna e un unico membro esterno, il commissario.

Per quanto riguarda le prove scritte, invece, queste sarebbero state solo due e uguali per tutta l’Italia. Una di italiano e l’altra, invece, variabile in baase all’indirizzo di studio. A concludere le prove ci sarebbe stato il famoso colloquio orale con tutta la commissione d’esami.

Il punteggio può arrivare fino ad un massimo di venti punti. Il totale deve corrispondere a sessanta tra tutte e tre le prove, scritta e orale. A questo punteggio, poi, vengono aggiunti anche i punti di credito conseguiti durante l’anno e il totale dovrebbe corrispondere a cento su cento.

Esame di maturità: riapertura delle scuole

Qualora il 18 maggio riaprissero le scuole, tutto dovrebbe svolgersi regolarmente, secondo la normale procedura. Ovviamente ci sarebbero solo alcune piccole modifiche. Vediamo quali sono.

Il decreto appena entrato in vigore prevede che, L’ordinanza ministeriale che si occupa di regolare le prove, ne sostituisca soltanto una, quella relativa all’indirizzo di studio. In tal caso sarebbe la commissione a fornire un nuovo tema, sempre tenendo conto del percorso scolastico effettuato. Il colloquio orale, invece, si dovrebbe svolgere regolarmente, secondo le disposizioni di legge in vigore.

Se non si dovesse rientrare a scuola, le cose cambierebbero notevolmente. Infatti verrebbero eliminate tutte le prove scritte e l’esame di maturità sarebbe solo una sorta di maxi colloquio orale. Ovviamente questo dovrebbe svolgersi esclusivamente in modo telematico. Ovviamente il contenuto, il punteggio e il modo è deciso delL’istituto in base alla storia scolastica dello studente.

Per quanto riguarda i candidati esterni, vi saranno previsioni specifiche. Tale situazione, benché sia del tutto nuova, è quella più quotata. Infatti il comitato scientifico che sta gestendo L’emergenza non vede di buon occhio il rientro a scuola del personale e degli studenti.

L’ammissione automatica: è un bene?

Ciò che viene confermato dal decreto legge è L’automatica ammissione agli esami di stato di tutti gli studenti del quinto anno di scuola superiore.

In tal caso chi avesse insufficienze gravi o no, sarebbe comunque ammesso a sostenere il colloquio telematico. Quindi tutti promossi anche se con voti bassi. Questo dato come potrebbe influire sulla preparazione futura degli studenti? L’esame di maturità potrebbe ridursi ad una mera formalità nei prossimi anni? Scopriremo, in base ai risultati del nuove esame, come cambierà lo scenario. Per ora, però, gli studenti devono concentrarsi ad affrontare entrambe le ipotesi.

Il resto è tutto rimandato alle decisioni governative che saranno rese note in questi giorni.