Cos’è e come funziona la sigaretta elettronica

Della sigaretta elettronica si è parlato moltissimo in questi ultimi anni grazie anche al boom che questi prodotti hanno avuto nel 2012, quando sono arrivati finalmente in Italia dopo essere stati inventati in Cina.

Una soluzione che ha rivoluzionato il mondo dello svapo e che ha concesso finalmente a molte persone una via d’uscita dal fumo delle classiche bionde ed in qualche caso, anche un motivo per smettere.

La sigaretta elettronica consiste in un dispositivo che consente di inalare vapore sulla base di un liquido, detto e-liquid, che viene vaporizzato dall’atomizzatore.

Il liquido può essere con o senza nicotina, e sono disponibili degli aromi per le sigarette elettroniche, a seconda dei gusti personali.

Ma come funziona la sigaretta elettronica? Da che parti è formata? Vogliamo vedere quali sono i punti di forza della sigaretta elettronica e quali sono le sue caratteristiche, le curiosità che la riguardano e le componenti di questo famoso prodotto.

Cominciamo col dire che la sigaretta elettronica è un dispositivo che produce vapore con o senza nicotina, ricordando quindi un’esperienza simile a quella che si ha fumando la tradizionale sigaretta. La sigaretta elettronica però non ha alcun processo di combustione e quindi non produce quel complesso di sostanze cancerogene dannosissime per il corpo, che sono tipiche della sigaretta. Inoltre, a differenza della sigaretta, ha un odore molto meno acre e può essere utilizzata anche al chiuso, in alcuni casi.

 Come è fatta la sigaretta elettronica

La sigaretta elettronica è composta da un serbatoio che contiene il liquido, da un atomizzatore che trasforma questo liquido in vapore permettendo l’utilizzo, dal bocchino per lo svapo e dalla batteria.

Ovviamente la sigaretta elettronica può avere diverse forme, dimensioni, caratteristiche, essere più o meno personalizzabile, ma queste sono le componenti chiave che ognuna ha.

La batteria della sigaretta elettronica permette alla e-cig di funzionare: contiene energia che permette di attivare il processo di trasformare del liquido in vapore.

Il serbatoio, come si intuisce, contiene il liquido e di conseguenza può avere una diversa capienza.

La resistenza, o coil, consiste in quella parte fondamentale della sigaretta elettronica che permette al liquido di evaporare. Ogni resistenza ha un Ohm differente, e quindi può tendere a produrre più o meno vapore, anche a seconda dei gusti personali.

L’atomizzatore è il cuore della sigaretta elettronica: assorbe il liquido e consente la sua evaporazione. L’atomizzatore può essere rigenerabile o non rigenerabile, a seconda del tipo di sigaretta elettronica e delle preferenze personali.

La sigaretta elettronica fa male?

Delle possibili implicazioni negative della sigaretta elettronica si è parlato davvero tanto, e ci sono studiosi pro e contro a questa soluzione, con studi scientifici a favore o contro le e-cig e la loro supposta pericolosità per la salute umana. Di certo c’è solo che rispetto alla classica sigaretta, la sigaretta elettronica comporta molti meno pericoli e danni e di conseguenza è una soluzione che può essere utile anche per smettere gradualmente di fumare, ad esempio riducendo la nicotina contenuta nei liquidi.

Di certo quindi c’è solo che la sigaretta elettronica è meno dannosa rispetto alle sigarette tradizionali, come hanno dimostrato gli studi a lungo termine sugli effetti della e-cig sul corpo umano, ma comunque, se il liquido contiene nicotina, può dare dipendenza.

Ovviamente neppure la sigaretta elettronica è un toccasana per la salute, e la soluzione migliore sarebbe smettere con il fumo in ogni modo. Tuttavia, se è difficile farlo o se comunque si vuole diminuire l’impatto del fumo sulla salute senza rinunciare in tutto e per tutto alla nicotina, la sigaretta elettronica si dimostra una buona alternativa alla classica sigaretta con meno effetti collaterali.