Quanto costa aprire una tabaccheria?

In Italia si va sempre più spesso alla ricerca di una idea imprenditoriale che possa essere vincente e di successo. Ecco, quindi, che aprire una tabaccheria potrebbe ancora essere una scelta da prendere in considerazione se si desidera mettere in piedi un business fiorente.

Sebbene il mercato delle sigarette sia in calo nel nostro paese, messo in difficoltà dall’uso crescente delle sigarette elettroniche, si deve sottolineare che una tabaccheria rimane comunque un’idea da prendere in considerazione, soprattutto nel momento in  cui si decide di dare un servizio al passo con quelli che sono i tempi che cambiano.

Ecco, quindi, che ci si deve domandare quanto costa aprire una tabaccheria? La risposta a un quesito di questo tipo può cambiare la vita di chi è alla ricerca di un’idea di business da mettere in pratica. 

I costi per aprire una tabaccheria in Italia

Naturalmente, prima di parlare dei costi in senso stretto, è necessario capire qual è l’iter procedurale e burocratico da seguire. Si tratta, del resto, di un’attività che vende sigarette e non solo e, pertanto, ci sono delle normative da prendere in considerazione e delle licenze da richiedere.

In primo luogo, quando si decide effettuare un investimento di questo tipo, è bene stilare un business plan. Vanno considerate le spese che si dovranno sostenere non solo per la gestione della tabaccheria, ma anche per l’acquisto o per l’affitto del locale e così via. Per questo motivo è bene tirare le somme di quelli che possono essere i costi di apertura di una tabaccheria

Il primo step, dopo aver valutato la fattibilità del progetto nel proprio comune di residenza o in un altro a propria scelta, è quello di acquistare una licenza tabacchino. Per farlo, si deve inoltrare richiesta  all’ADM, ex AAMS. Sarà sufficiente una domanda in carta semplice. L’ADM, ogni 6 mesi, stila un piano di nuove aperture che poi diventa definitivo. Gli esercenti hanno 20 giorni di tempo per effettuare le proprie osservazioni ed eventuali reclami. 

L’alternativa che si ha è quella di acquistare una licenza già concessa, in modo tale da non dover attendere dei tempi lunghi come quelli sopra riportati. In questo caso tutto diventa più semplice, ma qui si deve fare i conti con il costo della licenza che, di solito, può anche essere molto alto. In linea di massima si pensa che un investimento per l’apertura di una tabaccheria ricevitoria si aggiri attorno ai 50.000 euro.

A questo si devono aggiungere i costi delle forniture. Ecco, quindi, che per risparmiare ci si può rivolgere a grandi e-shop online che vendono accessori per fumatori come MrSmoker.it. Qui si possono acquistare cartine, filtri, accendini e tutto il necessario e un prezzo decisamente competitivo. Una scelta di questo tipo può aiutare a contenere i costi e a fornire un servizio sempre all’altezza delle aspettative dei propri clienti. 

Nonostante i costi potrebbero apparire un deterrente, si deve sottolineare che da qualche tempo a questa parte in Italia si sta assistendo a un risveglio dell’economia. Chi desidera, quindi, effettuare un investimento per mettersi in proprio deve capire che questo potrebbe essere il momento giusto per farlo. Dopo anni di recessione, in cui il nostro paese è stato piegato da una crisi economica che ha messo molti commercianti, e non solo, in ginocchio, è arrivato il momento di pensare a delle nuove forme di investimento e quella della tabaccheria potrebbe essere un’idea da prendere in considerazione. Nuove forme di business sono proprio quello che serve alla nostra economia per uscire dal pantano della crisi.