Produzione Snella o Lean Production: 5 trucchi

La produzione snella, identificata anche con i termini inglesi Lean Production oppure Lean Manufacturing, è una filosofia volta a minimizzare gli sprechi e che tende ad annullarli del tutto. Il termine nasce a seguito degli studi di Womack e Jones, poi culminati con la pubblicazione del libro “La macchina che cambiò il mondo”. Come si evince dalla lettura di quest’opera, gli studiosi hanno analizzato i principali marchi mondiali di automobili e hanno confrontato le prestazioni con il marchio Toyota. Quello che si evince è la palese superiorità del brand giapponese rispetto a qualsiasi altra casa produttrice.

Per questo motivo la produzione snella prevede una serie di principi direttamente discendenti dal TPS (Toyota Production System). Essenzialmente il sistema si basa sull’eliminazione dei sette sprechi identificati dal suo creatore Taiichi Ohno che sono:

– eccesso di attività, di cui molte senza valore alcuno;
– produrre prodotti difettati;
– spostamenti inutili di oggetti o persone;
– trasporto;
– tempi di attesa non produttivi;
– creare una scorta eccessiva per il processo successivo.

In altre parole, identificare gli sprechi ed eliminarli permette di superare quei limiti tipici della produzione di massa che, come la storia ha dimostrato, presenta molte pecche e non è affatto la soluzione ideale per produrre meglio e di più.

Qualsiasi azienda può rifarsi alla filosofia della produzione snella e prefiggersi come scopo ultimo quello di creare esclusivamente valore per il proprio cliente. E’ superfluo dirlo, ma un’azienda non dovrebbe pensare soltanto alla fase produttiva senza mantenere il contatto con la realtà, perché rischierebbe di trovarsi sul groppone un gran numero di prodotti invenduti e, producendo senza seguire uno schema, comporta anche tutti quegli sprechi sopra elencati. Quello che invece dovrebbe fare è porre il cliente al centro dei ogni sua azione e basare su questa centralità ogni operazione di marketing e di produzione. Ma come fare ad applicare questa teoria alla propria azienda? Ecco i cinque trucchi da seguire per evitare gli sprechi e trasformare qualsiasi attività, passo dopo passo, nella sua versione più performante possibile.

1 – Il concetto di valore di un oggetto non deve stabilirlo l’azienda, ma il cliente stesso. Quanto è disposto a pagare il cliente e per cosa? Sono queste le prime domande che qualsiasi ditta dovrebbe porsi.

2 – Identificare quali sono le attività correlate alla produzione di valore. In altre parole bisogna individuare tutte le azioni concernenti la creazione e la realizzazione del prodotto o del servizio offerto al cliente.

3 – Eliminare le attività inutili, ma tutte quelle che vengono compiute durante il processo produttivo devono essere strettamente correlate con esso. Quindi sono bandite le soste e le interruzioni, come gli spostamenti per andare a prendere pezzi mancanti che invece devono trovarsi già nel punto in cui avviene la produzione.

4 – Impostare tutta l’azienda e la produzione in ottica pull (tirare) e non push (spingere). Questo cosa significa esattamente? Quando si agisce in ottica pull, i prodotti vengono realizzati solo quando vengono richiesti. In un’azienda organizzata in ottica push, invece, i prodotti vengono creati in anticipo, in base a previsioni di vendita. A prima vista l’ottica push può sembrare quella vincente, perché riduce i tempi di attesa e permette una consegna più veloce del prodotto. In realtà, però, se le previsioni si rivelano errate, si rischia di riempire il magazzino di scorte con conseguente rallentamento del processo produttivo che, in definitiva, ne risulta penalizzato e le consegne successive avvengono con ritardo maggiore. Un sistema di gestione pull è regolato a valle del processo riproduttivo, quindi ogni punto della produzione riceverà esclusivamente il quantitativo di materiale richiesto e così via fino al completamento del prodotto.

5 – Migliorare progressivamente e in maniera continua in modo da raggiungere la perfezione. I giapponesi per indicare quanto appena detto usano il termine Kaizen, dove kai vuol dire miglioramento e cambiamento e zen vuol dire migliore e buono. Tra le tecniche di implemento del kaizen c’è la formazione delle squadre su quanto riguarda la lean production e la divisione del