Consigli per emorroidi: ecco 5 dritte per ridurre e prevenire i sintomi

Siamo a corto di consigli per emorroidi infiammate? Scopriamo insieme come arginare la sindrome emorroidaria ed evitare sgradevoli recidive.

Sì a uno sport moderato: contrastiamo la stipsi e miglioriamo la circolazione

Praticare un’attività fisica costante, che non impegni la muscolatura addominale in grandi sforzi, aiuta a tenere sotto controllo l’infiammazione delle emorroidi.

Infatti, una regolare attività favorisce il transito intestinale e riduce il rischio di stipsi, uno dei fattori predisponenti: non bisogna dimenticare che l’evacuazione difficoltosa, con feci dure, aumenta la pressione addominale e l’afflusso di sangue nei vasi del tessuto anale con conseguente probabilità di infiammazione, rottura delle emorroidi e sanguinamento.

Non solo. La malattia emorroidaria è altresì imputabile a un’insufficienza venosa cronica: la sedentarietà è nemica della circolazione! Sarà sufficiente un po’ di movimento per facilitare il ritorno venoso e alleggerire la pressione sanguigna sui vasi emorroidari.

Gli sport consigliati per prevenire la comparsa di emorroidi esterne e mitigarne la sintomatologia sono quelli che non comportano eccessive sollecitazioni del bacino, come nuoto e discipline acquatiche, poiché la pressione idrostatica contrasta la pressione sanguigna nel plesso emorroidario. Inoltre tali discipline favoriscono una corretta circolazione sanguigna e agevolano il regolare transito intestinale.

Altre discipline amiche sono yoga, camminata, stretching/ginnastica dolce, attività utili a rafforzare la muscolatura del pavimento pelvico.

Evitiamo sforzi e allenamenti intensivi per non peggiorare la situazione locale

Problemi proctologici come la patologia emorroidaria sono diffusi tra i ciclisti professionisti e i motociclisti: i frequenti microtraumi al pavimento pelvico provocati dalle continue vibrazioni del movimento della bici o della moto possono causare un’infiammazione cronica della zona ano-rettale, con conseguente pressione sullo sfintere anale, indebolimento delle pareti venose e possibile prolasso del plesso emorroidario.

Per le medesime ragioni, anche equitazione e bodybuilding andrebbero praticati con moderazione e sospesi in fase acuta, poiché un’eccessiva tensione dei glutei, dell’addome e del pavimento pelvico in genere potrebbero acuire una situazione locale già compromessa.

Evitiamo i cibi ad azione irritante per non acuire infiammazione e bruciore

Sarebbe opportuno escludere dalla nostra dieta alcuni cibi, tra i quali:

  • Alimenti o bevande che potrebbero provocareirritazione intestinale, con conseguente infiammazione, vasodilatazione, e possibile comparsa di emorroidi esterne: alcune spezie piccanti, cioccolato, insaccati salati, alcolici e superalcolici.
  • Alimenti o bevande astringenti in caso di stipsi: crostacei – come ad esempio gamberi e aragoste – e il tè,dall’effetto astringente, sono controindicati se il disturbo emorroidario è provocato da stipsi.
  • Alimenti o bevande con azione lassativa in caso di diarrea. Se il problema emorroidario è causato da diarrea, dovremo limitare o evitare il consumo di caffèa causa delle sue proprietà lassative.

Scopriamo cosa introdurre in una “dieta antiemorroidaria”
Dovremo impostare la dieta in base al prevalere di stipsi o diarrea. Sarà opportuno introdurre una quantità bilanciata di fibre (30- 35 grammi al giorno): frutta e ortaggi di stagione (anche ridotti in purea o passati), alimenti integrali e frutta secca ne sono ricchi. Bene anche formaggi magri, yogurt, carni magre (pollo, tacchino) e pesce, alimenti nutrienti ma leggeri.

Prediligiamo cotture leggere (vapore, griglia, forno, bollitura). È di particolare importanza anche assicurare un adeguato consumo di acqua: è opportuno bere almeno 1, 5 litri di acqua ogni giorno, perché una dieta ricca di liquidi garantisce feci morbide e quindi più facili da espellere.

Riduciamo il fastidio agendo sui sintomi con un prodotto topico

Oltre a questi accorgimenti, possiamo ridurre i sintomi fastidiosi utilizzando un prodotto ad uso topico. Per i casi più lievi di malattia emorroidaria è possibile adottare un trattamento medicinale ad uso locale. È consigliabile scegliere un prodotto che eserciti una tripla azione: anestetica locale (per placare la sensazione di dolore e prurito); antinfiammatoria e antipruriginosa (per ridurre gonfiore e dolore); anticoagulante (per prevenire la formazione di coaguli di sangue).

 

Per un approccio senza medicinale c’è la possibilità di utilizzare un gel per emorroidi esterne ad uso locale con effetto lenitivo, emolliente e rigenerante, a base di aloe, olio di jojoba e acido ialuronico, per ridurre i sintomi della patologia emorroidaria e favorire i fisiologici processi di riparazione dei tessuti e ripristinare la vostra salute.